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Lo sforzo organizzativo fu enorme, come si può facilmente capire  dai giornali dell’epoca:
Secondo i dirigenti dell'UITE (ex AMT) fu inviata: "per cinque ore consecutive una vettura ogni trenta secondi, con a bordo una media di novanta persone"  più i tram della mattinata.
Un movimento mai visto: centinaia di tram sulle rotaie della linea “32
”.

Corriere, camion di ogni genere, carretti, biciclette e altri mezzi di trasporto contribuirono a trasportare le persone verso la grande festa di Nervi
Un corteo di barche fu predisposto da Voltri, Prà, Pegli e Sestri Ponente per raggiungere più comodamente Nervi
"Quanti genovesi, dunque, sono andati al parco di Nervi domenica per la festa dell’UNITA’ e del P.C.I.?
Impossibile cercare di numerare quella fiumana di gente che dalla mattina si è riversata nel parco e pareva non dovesse mai finire.
Ci siamo rivolti alla direzione dell’U.I.T.E. (ex AMT ndr.) per avere notizie precise: “abbiamo mandato per cinque ore consecutive una vettura ogni trenta secondi, con a bordo una media dei novanta persone (il conto è presto fatto, oltre centomila persone) inoltre i tram della mattinata”.
Aggiungeteci le barche, i camion, i carri: e soprattutto i treni le corriere le biciclette dalla riviera di Ponente, Sori e Chiavari: per non dire dei fortunati di Bogliasco e Nervi che già erano sul posto: c’è da calcolare che 150.000 genovesi sono stati alla festa dell’UNITA’ dunque. Un movimento immenso: centinaia di tram sulle rotaie della linea “32”, tanto che nel primo pomeriggio non bastò la tensione e c’è stato chi da Voltri a Nervi ci ha messo quattro ore.
Questa festa è stata veramente quel che doveva essere: una gran festa di popolo, una giornata di serenità e gioia di tutta la popolazione genovese."


(estratto dall'Unità del 16.9.1946)
Parco Culturale
di Nervi