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La scelta di Nervi
I primi viaggiatori arrivano a Nervi attratti dalla bellezza del posto, rustico e romantico allo stesso tempo. Vengono da Genova, allora facilmente raggiungibile via mare, dalla Francia attraverso il ponente ligure o dalla Svizzera con faticosi viaggi in carrozza.
Durante il suo soggiorno a Genova Lord Byron visita Nervi in compagnia di lady Blessington per vedere il mare (1823). Jules Michelet soggiorna alcuni mesi a Nervi per recuperare la salute (1853/54).
Dopo gli inglesi e i francesi arrivano i tedeschi che si innamorano di questa strana terra sospesa tra il mare e le colline. Vengono anch’essi dal Ponente ma soprattutto in treno dai nuovi valichi ferroviari.
La costruzione della ferrovia (Torino-Genova 1854) e della stazione di Nervi (1868), i trafori del Gottardo (1882) e del Sempione (1906) facilitano enormemente il viaggio che diventa alla portata di tutti, anche dei malati.
Nell’inverno 1874-1875 la Zarina Marija Alekansdrovna, moglie dell’Imperatore Alessandro II, soggiorna a Sanremo per curare il figlio Nicola. E le Riviere si aprono ai russi, aristocratici e non solo. Esuli, anarchici, persone comuni bisognose di cure e riposo.
Le tue città non esistono. Forse non sono mai esistite. Per certo non esisteranno più.
(Italo Calvino, Le città invisibili, Ed. Einaudi)
A Nervi ormai si trova tutto ciò che può rendere piacevole il soggiorno.
Insegnanti di lingue, di musica, studi di pittura e fotografia, uffici cambio, farmacie, medici italiani, tedeschi e russi, dentisti, massaggiatori, atelier di moda, caffè, ristoranti, birrerie, servizi religiosi cattolici, protestanti e anglicani, librerie, giornali, feste, musica e balli.
I collegamenti con Genova sono veloci e si usano carrozze pubbliche, tram elettrici e a cavallo. Treni rapidi assicurano viaggi comodi e sicuri per le maggiori città italiane e per l’estero.
Ci sono luoghi che lasciano nel tempo una traccia profonda, luoghi che per sorte particolare, per gli uomini e le donne che lì hanno soggiornato, per i motivi più diversi, sono conosciuti da tutti.
Come noto ogni luogo vive delle memorie che nel tempo sono state tramandate attraverso i racconti dei visitatori precedenti.
Tutto quello che qui si racconta esiste ormai in gran parte solo nelle pagine di vecchi libri e si riflette in fotografie ingiallite di luoghi o persone ormai scomparse da lungo tempo.
Si dice che i luoghi, anche se stravolti dall’avidità e dall’ignoranza umana, sono pur sempre gli stessi, ma a volte ci si chiede se le persone qui richiamate sono davvero esistite. Non sarà che ancora esistono solo perché noi siamo in grado di immaginarcene la vita in un mondo ormai scomparso?
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Nervi si afferma nella letteratura europea come luogo ideale di soggiorno invernale.
La cittadina viene elencata nelle più importanti guide internazionali (Baedeker, Bradshaw, ecc.), i benefici che se ne possono trarre accuratamente elencati. Medici famosi russi e tedeschi aprono ambulatori e cliniche. Il nome di Nervi corre soprattutto in Germania e nell’Europa orientale.
Arrivano scrittori, poeti, artisti e persone comuni che sperano di ritrovare la salute del corpo e la serenità dello spirito in un luogo che sembra essere il concentrato delle bellezze naturali, un luogo che alimenta la speranza di vita.
Alcuni di essi diventano famosi e frequentati da persone che hanno interessi particolari, persone che per loro necessità o loro desideri contribuiscono a modificarli anche al di là della volontà degli abitanti.
Col tempo e col mutare delle situazioni questa notorietà poi diminuisce ma a volte lascia qualche cosa di importante e spesso questo qualcosa ancora oggi è in grado di sollecitare la nostra fantasia facendoci rivivere una vita d’altri tempi.
Foto Mola, 1890
Russi nel giardino della Pension Russe - 1903
La passeggiata a mare
Foto A. Mola 1897
Parco Culturale
di Nervi
Guida illustrata Reynaud
Saison 1899-1900