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Paul Valery
da una lettera del 15/8/1928 (dalla raccolta "Lettres a quelques-uns")
e continua dicendo:
"Non conoscevo l'esistenza di questo Ilario (S.Ilario Ligure, qui si riferisce a Capolungo, ndr.) dove risiedete. Mi domando se non sia uno di quei deliziosi paesini della riviera di Levante.
"Quel souvenirs m'ont brissés tels sejours de ce cote-là et très particulièrment un certain mois d'aout à Nervi - en 1887!"
(Quali ricordi mi hanno lasciato i soggiorni in quei posti e in particolare un certo mese di agosto nel 1887!)
Avevo sedici anni .....
Si andava da Genova a Nervi. Una colazione leggera e, appena bevuto il caffè, in acqua!
Tre o quattro ore d'acqua calda, profonda tra gli scogli, giovanetti e ragazze.
Si montava sulla scgliera e ci si tuffava in mare continuamente.
Queste impressioni di sole casalingo e d'acqua mordente, di vita passata mezzo nudi, di tempo ardentemente perduto, sono rimaste a lungo dentro di me allo stato di risorsa e d'ideale."
"Ahimé, sento adesso di non ripassare spesso per queste immagini che erano così possenti e così significative di giovinezza. Ancora pochi anni addietro io non potevo pensarvi senza che ricevessi non so quale calore e quale vigore.
"….. se passate da Nervi passeggiando think of me. Sembra che questo paese sia molto cambiato. Anch'io."
da Umberto V. Cavassa,"Paul Valery, genovese suo malgrado", Genova 1954