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La passeggiata Anita Garibaldi

La passeggiata a mare rappresenta un piacevole itinerario da percorrere preferibilmente in un giorno feriale quando sia possibile camminare osservando con calma l’ambiente circostante e sostare a riflettere di quando in quando su una delle comode panchine.

Salendo dal Porticciolo e passando sul torrente Nervi, apparentemente innocuo ma che nel passato è già stato causa di gravi disgrazie, si incontra subito (n. 23) una villa di un antico colore rosa che fu nel passato l’Albergo Mediterraneo, requisito dai Tedeschi durante la seconda guerra mondiale e poi Villa Marina, per diventare dal 1950 abitazione privata.

Qui nel 1949 si tenne l’unico grande convegno a Nervi di letterati sul tema: “Senso dell’Italia nella letteratura d’oggi” al quale parteciparono: Sibilla Aleramo, G.B. Angioletti, Antonio Baldini, Maria e Mario Bellonci, Bo, Bontempelli, Cecchi, Debenedetti, C.E. Gadda, Carlo Levi, Alessandro Fersen, Francesco Flora, Emanuele Luzzati, Cesare Moravia, Mario Praz, Savinio, Giuseppe Ungaretti, Flora Volpini, Salvatore Quasimodo, Elio Vittorini e Diego Valeri.
(Per maggiori informazioni e foto).































Passando oltre si trovava lo Strand Hotel, l’unico albergo di Nervi che si affacciava direttamente sul mare. Successivamente prese il nome di Albergo Miramare, con il frequentato Caffè Miramare, pittoresco luogo di oziose letture agli inizi del secolo.

Poco oltre si può vedere sul muro di sostegno una lapide recente in onore di Shalom Rabinowitz (o Rabinovich), grandissimo scrittore in lingua yiddish che merita un approfondimento a parte. (vedi scheda di approfondimento)













Su uno slargo si trova più avanti la Cappella dei Marinai che custodisce un bassorilievo in marmo raffigurante la Madonna di Montallegro.
Tale marmo, secondo Alfredo Gajone, fu murato dai marinai e pescatori di Nervi direttamente sulla scogliera verso la metà del 1600.
Il 2 luglio 1809 una tempesta improvvisa mise in pericolo la vita di tre pescatori sul mare prospiciente Nervi.
La furia delle onde era tale che i pescatori corsero il rischio di sfracellarsi sugli scogli antistanti la Madonna. Alcuni volonterosi da terra lanciarono ripetutamente robuste funi nel tentativo di portarli in salvo e solo in extremis riuscirono nel loro intento proprio un istante prima che la barca venisse definitivamente travolta dalle onde.
Numerose furono nell’occasione le invocazioni alla Madonna e la salvezza fu attribuita al suo miracoloso intervento.
L’entusiasmo fu grande e in poco tempo venne edificata la cappelletta tuttora esistente dove trovò riparo l’antico marmo già intaccato dalla salsedine. Ancora oggi si può leggere la scritta “Unanimis Populus 1809”.






La trama delle lucciole ricordi
sul mar di Nervi, mia dolcezza prima?
(trasognato paese  dove fui
ieri e che già non riconosce il cuore).


Camillo Sbarbaro, "Versi a Dina",
Poeti italiani del novecento, Mondadori,1978

Arrivati alla Marina di Capolungo si incontra la Trattoria Del Duca, una volta chiamata Bar Sport. Qui la leggenda vuole si incontrassero Ava Gardner e Walter Chiari durante la lavorazione di un film. Il nome risale ad un personaggio dai grandi baffi e ottimo cuoco che tenne la trattoria negli anni sessanta.
Da qui vale la pena di risalire una piccola crosa, via Bonanno,  che porta alla vecchia stazione di S. Ilario, celebre per essere stata citata da Fabrizio De Andrè nella canzone “Bocca di Rosa”

“..….la chiamavano Bocca di Rosa
metteva l'amore sopra a ogni cosa.
Appena scesa alla stazione
del paesino di Sant'Ilario
tutti s'accorsero con uno sguardo
che non si trattava d'un missionario.

.......”


Presso l’ultimo ingresso a Villa Grimaldi, si trova la lapide dedicata a Giovanni Governato, pittore e artista che i suoi estimatori qui vollero essere ricordato con una breve cerimonia alla presenza della figlia Miria il 28.3.2004.
All’inizio dell’ultima discesa, prima della  fine della Passeggiata, si trovava l’Albergo Riviera, ora trasformato in residence.

Passato la Torre Gropallo si possono vede altre due interessanti lapidi.
La prima ricorda l’abitudine di Jules Michelet, insigne scrittore e storico francese, di passare parte dei suoi giorni a meditare sulle sorti dei popoli con lo sguardo rivolto al  grande mare Mediterraneo.
(Vedi scheda “La mer”)
Michelet trascorse a Nervi l’inverno del 1853-54 abitando in una villa a Capolungo dove si trova un’altra lapide che ne ricorda il soggiorno.
Queste lapidi furono murate il 29.11.1931 a cura dell’Alliance Française
(vedi scheda approfondimento).
La seconda rievoca il soggiorno a Nervi di Maria Konopnicka, grande poetessa polacca, innamorata dell’Italia e che qui scrisse alcune belle poesie tra le quali “Noc w Nervi” “Bagnasco” e “Lo Scoglio” che rievoca l’impresa  dei Mille.
Della poesia “Notte a Nervi” ricordiamo qui solo alcuni versi significativi:

“.....notte di consolazione, sorgente di alluvione di luce…..
Lì, tra le nuvole d'argento che circondano la luna.
Non è Cristo che ancora guarda il mare?
Ecco un tratto della sua scia di luce è in fiamme ...
Il candore della sua veste si stende sul mare azzurro
Mani tremanti come nubi trasparenti
E la profondità del mare batte e singhiozza e piange.


Vedi testo in lingua originale

Proseguendo poco oltre si incontra il cosiddetto Castello di Nervi, sede dell’ Associazione Combattenti e Reduci e dell’ANPI.
Il Castello, recentemente restaurato, risale al XVI secolo e fu fortificazione a difesa contro i pirati turchi che all’epoca rappresentavano un pericolo gravissimo per le popolazioni rivierasche.
Fece successivamente parte delle opere per la prevenzione di epidemie provenienti dal mare; in pratica una delle tante torri di avvistamento a difesa dell’incolumità pubblica organizzate e gestite dai Magistrati della Sanità della Repubblica a partire dall’epidemia di peste sorta a Marsiglia nel 1720.
A tale proposito viene ricordato da Matteo Vinzoni nella sua “Pianta delle Due Riviere” il cui originale è custodito presso la Biblioteca Berio di Genova.


"Nervi, 11 luglio, Villa Marina, lunedì
…..
Alle nove si tornò a questa nostra Villa Marina, piccola e tranquilla, si cenò, si discorse in giardino sino alle undici, tranquillamente. Oltre a quelli che ho nominati, c'è Quasimodo con la moglie, c'è Vittorini, c'è Carlo Emilio Gadda. Per oggi si aspettano Ungaretti, Flora, forse Anceschi. Compagnia un poco scarsa, ma meglio così. Una sola scrittrice, oltre a me: Maria Bellonci….”


Sibilla Aleramo, Diario di una donna, Inediti 1945-1960, Feltrinelli Ed.
Oltre il terrapieno della ferrovia era qui uno dei grandi alberghi di Nervi, l’Hotel Victoria, che purtroppo, trasformato in residence, ha seguito la sorte di tutti gli altri .
In questo albergo soggiornò il Feldmaresciallo
Helmuth von Moltke che descrive la passeggiata sottostante in una lettera al fratello in questo modo:

“…….Posso stare seduto per ore ad osservare il gioco delle onde.
La lunga onda blu scuro viene veloce, “sempre viene e sempre va”
(citazione sconosciuta, ndr.), e quindi la lunga criniera bianca si lancia contro le rocce più basse. Gli italiani chiamano queste onde “cavalli (forse cavalloni ndr), probabilmente in ricordo dei cavalli di Efesto.
Sono sicuro che tu hai visitato Villa Gropallo con il suo grande giardino, dove freschi boccioli stanno spuntando tra i frutti maturi degli alberi di aranci e limoni……..”


Dalla lettera di von Moltke a suo fratello Ludwig datata 17.4.1885

Un’altra ospite del Victoria, la scrittrice americana Susan Hale, così descrive il suo primo giorno a Nervi:

“…….Quando siamo arrivati il tempo era caldo e bello.
Il sole entrava dalla finestra aperta, ma un grande temporale si stava preparando
e tutto ieri il mare fu in uno stato di gloriosa agitazione. Il sole spuntava intenso  attraverso un cielo corrucciato, dipingendo le più meravigliose tinte pavone sull’acqua, e grandi onde si frantumavano sulle nostre rocce, (spettacolo) che tutti vennero a vedere.
Veramente bello come i temporali atlantici….
E’ molto bello qui, ed estremamente confortevole e in albergo ho alcuni amici di tutte le lingue……”


Dalla lettera alla sorella Lucretia datata 24.1.1897

Proseguendo, oltre il passaggio sotterraneo che scende dal Viale delle Palme in prossimità della stazione ferroviaria e sorpassati alcuni locali oggi molto frequentati dai giovani nelle sere d’estate, si raggiunge la Torre Gropallo, già sede della Lega Navale e ora dell’Associazione Nazionale Alpini.

Questa torre, detta del Fieno, apparteneva alla Comunità di Nervi e fu  venduta in data 8.7.1846, dopo lunghe trattative, al Marchese Gaetano Gropallo per 1500 lire di Sardegna. Il Marchese fece poi costruire il piccolo ponte che unisce la Torre al parco.
La proprietà restò ai Marchesi fino al 1918 quando venne venduta ad un’Immobiliare milanese che a sua volta la cedette al Comune di Genova il 30.7.1927 unitamente al Parco Gropallo.

Notizie da : Alfredo Gajone “Nervi” , Borgo San Dalmazzo 1956

Sul muro di fronte alla Torre sono state murate nel 1895 due lapidi che ricordano il Marchese Gaetano Gropallo, uno dei principali artefici  delle fortuna di Nervi sul finire dell’ottocento e facoltoso possidente, sindaco di Nervi dal  1862 al 1867, cofondatore della benemerita associazione “Pro Nervi”. Sulla prima, dove un tempo esisteva un busto bronzeo citato dal Gajone, figura la sola indicazione del nome, la data 1895 e la scritta “Omaggio della Pro-Nervi”. Sulla seconda, sbiadita dal tempo, si può ancora leggere:

“Alla memoria del Marchese Gaetano Gropallo che presago dell’avvenire di Nervi  erigeva tra palme e fiori il primo tetto ospitale allo straniero e la vita consacrata come cittadino e sindaco a questa terra chiudeva invocandone il nome. Municipio  popolazione posero Anno MDCCCLXXXXV”.

Sul mare l’albergo ristorante “La Marinella” dalla bella forma di nave arenata sulla scogliera e risalente agli anni venti.

Dove via Serra Gropallo si immette sulla passeggiata Anita Garibaldi, nel luogo un tempo chiamato Spianata Gropallo, si trovava il Chiosco della Musica dove, ogni giorno, si tenevano concerti per allietare i forestieri in un orario che variò nel tempo dalle 14.30 alle 15.30.
Subito sulla sinistra di via Serra si può accedere attraverso un bel cancello al Parco Gropallo .
Sul mare si può vedere uno dei più antichi stabilimenti balneari di Nervi, risalente ai primi del ‘900 e rimasto pressoché intatto nel corso degli anni (Bagni Traverso).
Vicino a questa cappelletta, dove da tempo erano soliti ritrovarsi gli operai nelle ore di riposo, un giorno del 1869 si riunirono alcune persone, tra le quali Angelo Fravega, Emanuele Migone e Gio.Batta De Marchi, che, secondo quanto ricordato dalla rivista Pro Nervi del 15.4.1895, qui concepirono l’idea della fondazione della benemerita Società di Mutuo Soccorso tra Operai e Marinai di Nervi, una delle più antiche di tutto il circondario genovese, tuttora esistente con il nome di Società Operaia Democratica di Mutuo Soccorso e con sede in via Donato Somma,17
Sulla stradina si trova da alcuni anni una nicchia a ricordo di De Andrè dove si può vedere un libro aperto su queste stesse parole.
In alcune occasioni fu anche triste luogo dove vennero esposte, su lunghe picche, le teste dei traditori della Repubblica.
Parco Culturale
di Nervi

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